Gruppo femminile “Donne in cammino”
Il gruppo donne alla chiesa di Centocelle è nato spontaneamente dal desiderio di approfondimento e condivisione di alcune sorelle di chiesa che hanno cominciato, pochi anni fa, a riunirsi per confrontarsi su varie tematiche. Via via sono maturati obiettivi e modalità sempre più definiti, anche grazie alla partecipazione di sorelle di altre chiese, soprattutto della Chiesa Battista di Roma Montesacro.
Le nostre riunioni sono aperte a tutte le donne interessate a partecipare. Ci confrontiamo su temi che riguardano la famiglia, la crescita personale, la fede, la chiesa, i fenomeni sociali, problematiche specifiche femminili. Ogni incontro è costruito in modo condiviso e ci muoviamo con il riferimento costante della Bibbia, spesso ispirandoci alle figure femminili lì descritte.
Quando anni fa iniziammo a riunirci, eravamo un gruppo di donne che avevano bisogno di stare insieme per ritrovarsi a parlare, semplicemente. Ci spingeva la voglia di condividere le nostre realtà, di riflettere sui problemi, su temi religiosi e di fede, sulle faccende quotidiane e su aspetti personali, parlare tra noi come sorelle, sapendo che avevamo in comune l’Evangelo.
Nel mio ruolo di referente del gruppo donne – assunto nonostante il mio carattere timido e poco incline alla leadership – inizialmente ho proposto piccoli lavori di gruppo sull’autostima e sulla comunicazione; poi siamo arrivate allo studio di alcune tra le figure femminili della Bibbia.
Il nostro scopo è sempre stato cercare di lavorare su noi stesse, accrescere la consapevolezza di alcune dinamiche della nostra psicologia femminile ma anche proprie delle relazioni con tutti gli altri, com gli uomini, con la società, nella famiglia, nel mondo, cercando elementi di forza nelle storie della Bibbia.
Le Scritture ci hanno guidato e aiutato offrendoci spunti e stimoli perfetti perché ciò che vi troviamo scritto tocca ogni ambito della vita e, focalizzando sui punti di contatto tra situazioni che nella Bibbia vedevano protagoniste le donne e la nostra realtà, hanno attivato in noi utili occasioni di crescita e di elaborazione.
Stiamo continuando questo lavoro anche se andando avanti stiamo cambiando. Forse per questo, nel passaggio dal 2021 al 2022 abbiamo deciso di chiamare il nostro gruppo “Donne in cammino”: ci sentiamo così, in movimento continuo, alla ricerca di nuovi percorsi, accumulando strada facendo più domande che risposte ma di questo siamo felici. Infatti riteniamo rischioso stabilire un punto di arrivo che non preveda la possibilità di svilupparsi ancora verso altri confini, verso altri territori da esplorare. Stiamo cambiando nel definire meglio il lavoro che vorremmo fare per continuare a nutrirci a vicenda, per continuare a sostenerci, a parlare dei fatti che accadono nel mondo, davanti a cui tutte ci sentiamo a volte confuse o impaurite. Le modalità di lavoro si possono sempre perfezionare, i temi scelti possono cambiare di volta in volta, ma resta sempre alla base una cosa fondamentale: ognuna di noi è portatrice di un mondo di idee, di emozioni, di pensieri, di storie, tutte cose importanti e uniche pur somigliandosi, tutte cose che messe in comune e condivise danno vita ad una fucina in cui tutte ci adoperiamo con i nostri diversi modi e caratteri.
Ringrazio tutte le partecipanti che in questi anni sono state presenti, ognuna dando il proprio contributo in parole, in tempo, in sorrisi, in messaggi su WhatsApp, in studio e in testi scritti (commenti, preghiere, riflessioni, ecc.) per preparare insieme le riunioni, intervenendo verbalmente o restando in silenzio. Che Dio benedica le “Donne in cammino” e ci indichi la strada alla luce della sua lampada.
Gabriella Campi
Giornata mondiale della preghiera 19 Marzo 2023
Domenica 19 marzo abbiamo celebrato la GMP 2023 presso la Chiesa Battista di MonteSacro in Via Monte Bianco 93 a Roma. La liturgia era stata preparata dal comitato GMP di Taiwan, piccola isola a 180km dalla Cina, territorio dal bellissimo paesaggio naturalistico, con un ruolo importante nell’economia mondiale, con scenari geopolitici tra i più complessi e articolati. Abbiamo rielaborato una liturgia che era piuttosto focalizzata sulla realtà taiwanese cercando di mantenere l’attenzione su questo Paese senza sminuire il lavoro svolto dalle sorelle autrici. Al culto hanno partecipato sorelle e fratelli della chiesa metodistadi via XX Settembre, della chiesa di Ariccia, oltre noi di Monte Sacro e Centocelle, in tutto una ventina di presenze. Su un tavolino avevamo disposto delle stoffe di vari colori (blu, verde, bianco, giallo) a rappresentare l’oceano, le montagne verdeggianti e le risorse naturali di Taiwan. Il culto, caratterizzato da molti inni, verteva sulla lettura biblica di Efesini 1:15-19 :15 Perciò anch’io, avendo udito parlare della vostra fede nel Signore Gesù e del vostro amore per tutti i santi, 16 non smetto mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, 17 affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente; 18 egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi, 19 e qual è verso di noi che crediamo l’immensità della sua potenza. La predicazione è stata curata da una sorella della chiesa di Monte Sacro che ha concluso il suo sermone con una frase ripresa dall’originale liturgia pervenutaci; la frase recita “Agli occhi di Dio, non siamo pezzi di coriandoli che vanno con il vento senza una direzione specifica, ma pezzi insostituibili di un puzzle. Nonostante i nostri diversi contesti sociali, regionali e culturali, siamo uniti in Gesù Cristo” , concetto che riflette molto bene l’ assunto di base del nostro servizio: tutte possiamo dare un contributo nella chiesa e nelle relazioni con la propria identità e tutte siamo unite in Gesù Cristo nonostante le diversità che ci distinguono.
Abbiamo poi letto cinque lettere scritte a donne immaginarie che rappresentassero diverse ma comuni situazioni di vita in cui la fede ha avuto un ruolo fondamentale: una donna impegnata nella battaglia per il rispetto dell’ambiente, una di mezza età che nel mondo del lavoro si scontra con regole sociali che la penalizzano creandole svantaggi, una terza giovane che si trova a dover difendere il proprio diritto all’istruzione difronte ai pregiudizi e alle tradizioni patriarcali che la vorrebbero soltanto tra le mura domestiche; poi una lettera a quella donna (quelle donne) che durante la pandemia di COVID-19 ha rischiato la vita con un lavoro che la esponeva giornalmente al contagio, obbligata alla separazione fisica dalla propria famiglia per proteggerla, sentendosi però sola e triste. Infine una lettera a quella donna (purtroppo ce ne sono tante) rimasta traumatizzata da un abuso sessuale o uno stupro o una violenza verbale, esperienza che le ha generato grandi insicurezze interne e paure. Tutte situazioni reali, di cui possiamo aver avuto notizia, e che per alcune donne sono state battaglie ed esperienze attraversate con coraggio e forza proprio grazie alla fede che hanno avuto in Dio, e che per noi dunque sono buoni esempi.La colletta che promuove ogni volta la GMP è sempre finalizzata a migliorare la vita delle donne dei bambini nel mondo. Questo anno le offerte sono rivolte a progetti riguardanti il supporto per bambini coinvolti in violenza domestica, casi che in Taiwan nel 2020 risultano registrati nel numero di 178.710 bambini. Si sono costruiti alloggi protetti e attuati programmi di accompagnamento, per il futuro si vuole allestire un centro mobile di terapia e accoglienza che possa arrivare nei quartieri, in aree più distanti dal centro. Dopo il culto la chiesa di Montesacro, con la sua solita generosità, ci ha accolto ospitandoci per un sereno pranzo conviviale. Ancora un grazie alle sorelle che hanno partecipatoa questa giornata mondiale di preghiera.
Gabriella Ciampi Referente Gruppo “Donne in cammino”